Care amiche,
ricordate la simpatica cameriera Mamie che stringeva il corsetto a Rossella O’Hara o la principessa Sissi che si faceva stringere il suo bustino per apparire più magra? Il corsetto, o bustino che dir si voglia, è stato in passato un simbolo di sensualità e di costrizione al tempo stesso per le donne. Il suo scopo era quello di modellare le forme rendendo la vita più sottile. Messo al bando nei primi decenni del Novecento, quando le donne iniziavano ad acquistare sempre più autonomia e consapevolezza dei propri diritti, ora il corsetto-dopo qualche incursione nella moda degli anni Novanta- è ritornato in auge, corretto e rivisto secondo i dettami della nostra epoca. Non è più un indumento ingombrante e nascosto ma un pezzo del guardaroba da mostrare e da sfoggiare con eleganza e raffinatezza ma anche con frivolezza e passionalità nei modelli più vistosi. Lo si può trovare con ampie scollature a cuore, con scollature rotonde, sostenuto da stecche o da bretelline, allacciato sulla schiena o sul petto. Può essere indossato sia di giorno sia di sera, sopra o sotto una camicia. Può essere utilizzato come top o come sotto giacca a seconda delle occasioni. La caratteristica principale del corsetto è l’ecletticità. E forse è per questo che piace.