Care amiche, guardiamo al futuro con fiducia. E’vero che lo scenario economico mondiale continua ad essere influenzato da molteplici fattori di rischio ma nel nostro settore, tutto sommato, possiamo tirare un sospiro di sollievo. Il 2016 si è chiuso con un generale miglioramento del settore cosmetico. I dati dell’indagine congiunturale svolta dal Centro Studi di Cosmetica Italia hanno rilevato che il fatturato globale del settore ha superato i 10,5 miliardi di euro facendo segnare un 5% in più rispetto al 2015.
E le esportazioni sono aumentate addirittura dell’11% per un valore di oltre 4.200 milioni di euro. Non voglio tediarvi con un elenco di cifre ma desidero solo farvi capire quanto questi numeri siano importanti e rendervi consapevoli che tutte noi possiamo e dobbiamo contribuire a migliorali ulteriormente.
L’analisi del mercato dal 2009 a oggi ha messo in evidenza una crescita media annua dello 0,7%, un dato ben superiore agli andamenti registrati dai settori dei beni di consumo contigui alla cosmetica. Tutto ciò ci fa ben sperare anche per quest’anno ed è per questo che dobbiamo puntare sempre su prodotti di qualità e, naturalmente, sul personale sempre più qualificato e preparato. Nel campo dell’acconciatura professionale dobbiamo cercare di mantenere la tendenza positiva dell’anno passato che ha permesso al settore di risalire la china dopo anni di segno meno.
La clientela di oggi è diventata molto esigente e attenta al servizio offerto. Ad essere premiati sono stati i saloni che hanno saputo non solo fidelizzare il cliente ma anche rinnovare i loro servizi e prestare maggior attenzione ai prodotti destinati alla rivendita. Senza dimenticare l’importanza della formazione costante e dell’aggiornamento del personale. Gli unici segnali negativi del mercato sono arrivati dai centri estetici che nel corso dell’anno passato hanno fatto registrare una flessione della clientela e, di conseguenza, anche del numero dei servizi e dei trattamenti con una diminuzione dell’utilizzo dei cosmetici. Spesso si sono verificati casi di criticità nel ricambio generazionale e imprenditoriale così come non sono mancati casi di concorrenza aggressiva (non vi è mai capitato di imbattervi in persone che spesso non hanno conseguito il diploma di estetista che offrono servizi low cost a domicilio attraverso il passaparola o i social network? ) e di dubbia provenienza.
Siamo ben lontani dalla resa dei conti ma non dobbiamo mai abbassare la guardia. Diamo sempre il meglio di noi stesse, sfruttiamo le opportunità offerte dalle nuove tecnologie, qualifichiamo sempre più i nostri servizi ed accogliamo le nostre clienti in un ambiente piacevole e curato regalando loro non solo cure di bellezza ma anche momenti di distensione e di benessere.
